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Grotta di Monte Cucco – rinvenimento targhe commemorative : Buio Verticale Gruppo Speleologico C.A.I. Gubbio
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Foto Marco Puletti

Foto Marco Puletti

Articolo scritto da E. Puletti e G. Simonetti pubblicato sul periodico “Monte Cucco per tutti” del 17 dicembre 2012

Visite alla grotta avvenute 87 e 90 anni fa.

Riscoperte due targhe commemorative in rame.

Venerdì 10 agosto 2012, durante un’autorizzata escursione sotterranea alla Grotta di Monte Cucco, escursione mirata alla ricerca della firma del grande poeta costacciarolo Efrem Bartoletti, Marco Puletti accompagnato dallo zio Euro, si è trovato a fare una grande scoperta.

Nelle zone terminali del cosiddetto Ramo Turistico, o Settore Miliani, della Grotta, infatti, Marco, speleologo del Cens e guida nella stessa Grotta, ha sorprendentemente rinvenuto due piccole targhe rettangolari in rame. Sulle lastre (cm 12,8 x 9,2 e 11,8 x 9,9), rispettivamente datate 27 agosto 1922 e 30 agosto 1925, figuravano, incisi, quattro nomi: Antinucci Rapisardi e Simonetti Giuseppe, nella prima, Cavalieri Fortunato e Cavalieri Giuseppe, nella seconda.

Questi vecchi visitatori della cavità, i quali abitavano a Villa Scirca di Sigillo ed a Costacciaro, lavoravano tutti in quell’antica fonderia in rame, comunemente conosciuta con il nome di Maglio Vecchio.

Fra essi l’industriale della fonderia Rapisardi Antinucci, l’esattore Giuseppe Simonetti, ed i signori Fortunato e Giuseppe Cavalieri, i quali realizzarono e scrissero, quelle stesse targhe, proprio al Maglio Vecchio, allora posseduto e gestito dagli imprenditori Gedeone e Siro Secondo Antinucci.

Le due piccole steli, che appartengono, almeno moralmente, agli eredi dei loro realizzatori, per espressa volontà di questi ultimi, dopo essere state riprodotte fotograficamente, torneranno presto, disposte com’erano in origine, l’una sopra l’altra, nel luogo esatto del loro rinvenimento, perché era proprio questa, secondo la testimonianza di Cesare Simonetti, figlio di Giuseppe, l’intenzione dei loro esecutori e collocatori.

Foto Marco Puletti

Foto Marco Puletti

Rapisardi Antinucci e Giuseppe Simonetti visitarono la grotta nel 1922, a soli sette giorni di distanza dalla posa in opera della lunga, ed ormai quasi mitica, scala di ferro, che, già dal primo anno di istallazione, ad opera della Società Escursionisti Fabriano, consentì, a centinaia d’escursionisti e speleologigi, di avere agevole accesso, ed in maniera abbastanza sicura, alla più grande e famosa cavità dell’Umbria.

Fra questi vi fu anche il grandissimo Condomine dell’Università degli Uomini Originari di Costacciaro Efrem Bartoletti, il quale la dovette visitare, almeno, a più riprese, tra il 1922 e il 1927, come testimoniato, tra l’altro, da una sua bella opera in prosa poetica, intitolata ” Un’escursione nella Caverna di Monte Cucco” (1924), ed una firma presente nella Sala Margherita, anche quest’ultima clamorosamente scoperta, sempre il 10 agosto 2012, da Marco Puletti.

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