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I nomi delle Grotte di Gubbio nelle Tavole Eugubine : Buio Verticale Gruppo Speleologico C.A.I. Gubbio
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le tavole eugubine

CARSOM UESTISIER E CARSOM HOIER
I nomi delle Grotte di Gubbio nelle Tavole Eugubine

Le celeberrime Tavole Eugubine (databili al II-III secolo a.C.) ci attestano, incise in caratteri alfabetici nel bronzo, alcune celebrazioni di pratiche cultuali da parte degli “Umbri-Ikuvini” all’interno di talune grotte della gola calcarea rupestre del Bottaccione di Gubbio: Carsom Uestisier o Carsome Uestisier, ‘grotta del dio Vestisio’ e Carsom Hoier, ‘grotta del dio Hoio’. Interessantissimi, sul piano squisitamente linguistico, risultano tali speleònimi (‘nomi di grotte’) carsom e carsome, i quali, presso gli antichi Umbri, assumevano il significato di ‘grotta’ (cfr. sull’argomento: A. ANCILLOTTI – R. CERRI, Le tavole di Gubbio e la civiltà degli Umbri, Edizioni Jama, Perugia 1996, p. 226, s.v. ‘Le Grotte del monte Ingino’).

Il grande linguista Giacomo Devoto, che definì le Tavole di Gubbio come “il più importante documento rituale di tutta l’antichità classica”, voleva che il corònimo (‘nome di regione geografica’) Carso rimontasse ad una ricostruita base “mediterranea”, vale a dire preindeuropea, come *karsa, ‘roccia’. Da essa sarebbe, infatti, disceso, come detto, il toponimo Carso, da cui vengono gli aggettivi càrsico, incarsìto, il sostantivo carsìsmo e così via. Con tale base sarebbero altresì confrontabili toponimi italiani, antichi ed attuali, come Carsulae, Carsòli e così di séguito.

Il culto delle divinità entro le grotte è largamente attestato in ambito paleo-umbro, come è possibile, tra l’altro, riscontrare nel complesso di grotte “ecumeniche” presenti sul Monte Cetona (tra Umbria e Toscana), che mostrano tracce di rituali riferibili all’Età del Bronzo. Il Monte Cucco, in Umbria, non fa certo eccezione a questa regola.

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particolare delle tavole

Cospicui resti di vasellame d’Età del Bronzo, e d’epoche successive (italica, romana, medioevale e così via), sono, infatti, recentemente “riemersi” da cavità minori della montagna e sono stati successivamente sottoposti ad accurati studi da parte di esperti della Soprintendenza archeologica per l’Umbria.

Tornando ad altri esempi, propri del lessico speleologico italiano, occorre ricordare, ad esempio, come le varianti fonetiche e morfologiche settentrionali spelùsa, sperlónga, spilùgna, spilùnga, splùga e sprùga vanno, invece, ricondotte ad altrettante forme contratte del latino spelunca, termine, a sua volta, riconducibile al greco spèlaion, ‘grotta’.

Da spèlaion viene, inoltre, il sostantivo latino spelaeum e quello latino scientifico spelaeus (agg.). Quest’ultimo è all’origine di aggettivi come spelèo (e non spèleo!) di orso spelèo, gruppo spelèo, ecc. Il sostantivo speleologìa è costituito dal sintagma spèlaion, ‘grotta’ + -logìa, letteralmente significante: ‘studio, discorso attorno alle grotte’.

Lo speleònimo grotta deriva, invece, dal latino volgare ed arcaico *crupta, e, successivamente, grypta (dal latino classico crypta, che risale al verbo greco krypto, ‘io nascondo’). Vi è una glossa, scritta in latino rinascimentale, che spiega bene il significato di gryptae: «gryptae sive antra et fornices» (‘cripte [grotte], ovverosia antri e fornici’).

La cripta delle chiese abbaziali romaniche anteriori al secolo XIII non designava, in realtà, che un ambiente sotterraneo celato sotto il presbiterio, il quale per il buio, l’umidità e l’angustia, che perennemente vi regnavano, costituiva una chiara metafora oggettuale, mutuata dalla morfologia di molte cavità naturali, anch’esse elette, specie nel Medioevo, ad eremitico rifugio da numerosi penitenti.

Il sottoscritto ha contribuito, in maniera elettiva, fornendo dati circa la speleonomastica tradizionale dell’area del Parco Naturale Regionale del Monte Cucco, alla realizzazione dell’opera di C. Balbiano d’Aramengo, A. Casale, E. Lana, G. Villa (curatori) Dizionario Italiano di Speleologia, Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi, Società Speleologica Italiana, Regione Piemonte, Torino 2004, pp. 273.

Euro Puletti

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