Grotta di Monte Cucco, Umbria
Il gruppo Speleologico Cai Gubbio “Buio Verticale” è sempre più vivo ed attivo, un altro WE movimentato alla ricerca di nuovi spazi e mondi sotterranei sia già scoperti che non.
Ed eccoci di nuovo qui a raccontare un’altra emozionante avventura. Questa volta in 5 agguerritissimi, una giornata all’insegna dei record! Si signori e signore, abbiamo abbattuto 3 nuovi record personali di profondità… grandi!!
Il solito appuntamento al bar della Scheggia, ed eccoci a consumare la solita e ricca colazione: Lara Q., Giorgio M., Mirko B., Claudio L. ed io.
Trasciniamo a forza Lara fuori dal bar, stava per saltare sul bancone e mangiarsi pure la barista, e via con le macchine a Pian di Monte.
Un vento teso da Nord-Est che congela “ai maschietti” pure i maroni: questa volta non ce la facciamo… non la raccontiamo! Ma la voglia di andare è tanta che riusciamo a superare anche questo ostacolo che sembrava insormontabile. L’avvicinamento sembra non finire mai; forse è l’età, forse il vento che spinge di fronte a noi, il poco sonno, le bisbocce della sera prima, etc., non lo so ma l’ingresso della grotta sembra sempre più lontano… Arrivati!
Ci infiliamo subito dentro dove ci cambiamo al riparo. Che sorpresa! Sono arrivati anche due nostri amici che vanno a farsi un piccolo giretto: il mitico Roberto e uno che è stato uno dei miei insegnanti il quale mi ha trasmesso e mi ha fatto scoprire questo mondo magnifico, Luca.
Ci cambiamo ed eccoci qui pronti per partire. Ultimi saluti e via! Sala Margherita e poi i Laghetti, superati da tutti in agilità e in grande stile, ”fantastici”… Che premessa, la giornata promette bene…
Raggiungiamo alcuni ragazzi del gruppo di Perugia, uno scambio di saluti e ci accodiamo a loro. Per non intralciarci troppo e visto che loro passano per i Rami Sinistri noi decidiamo di passare per la via normale del Baratro; è da tanto che non ci passavamo, che bello rivedere il pozzo nella sua interezza, che bei ricordi.
Purtroppo non ci riesce il sorpasso e al terzo salto del Barato siamo di nuovo in coda… per fortuna vanno veloci! Siamo al salone Saracco: ecco il 1° record di profondità, lo sigla Giorgio… Grandeee!!!!
I Perugini si arrampicano verso la Galleria dei Barbari, noi scendiamo giù per il Salone Saracco verso il Gitzmo: e qui scatta il 2° record… Lara… Complimenti!!!! (Fino ad ora si era sempre fermata al Saracco; è vero che era stata anche alla finestra sul Canin, ma mai verso il fondo).
Poi scendiamo ancora giù dentro la strettoia che porta alla sommità del Posso Gitzmo. Immenso, bellissimo, impressionante, il fango ha iniziato a prendere il sopravvento, ma siamo sempre più decisi e convinti.
Sono le 13:00, decidiamo di pranzare al “Terrazzino dei Brividi”. Parte Mirko seguito a ruota da Claudio, ecco che scatta il 3° Record: grande Claudio!!!
Parte Lara ma subito al primo frazionamento perde l’attimo e la concentrazione giusta così decide di mollare, peccato, ma va bene così alla prossima volta… scendo, raggiungo Lara, la rassicuro, l’aiuto a riprendere la concentrazione e risaliamo.
Giorgio anche lui decide che per questa volta va bene essere arrivato anche solo fino a qui! Sono stati saggi tutte e due… Bravi!!! La montagna e la grotta è anche questo, non è stata per loro una sconfitta, sono stati lucidi a decidere che era giusto il momento di fermarsi e questa per loro è stata una grande conquista… complimenti!!!
Avvisiamo Mirko e Claudio che sono una cinquantina di metri sotto che ci fermiamo e decidiamo che la cosa migliore ora è magiare prima di ripartire. Si sono fatte le 14,00, decidiamo di iniziare la risalita e prendere del vantaggio sui due, che tanto ci raggiungeranno a breve.
Strettoia in salita, Salone Saracco, ci hanno raggiunto… siamo di nuovo dietro ai perugini. Saltini sotto al Baratro (Lara e Giorgio faticano), 3° salto e traverso… ed eccoci al nostro solito posto dove riposare e scattare anche qualche foto ricordo: l’ingresso dei Rami Sinistri.
Ripartiamo e per tutta questa parte di risalita, che ci riporta all’uscita, anche Lara e Giorgio (che prima mostravano qualche segno di stanchezza più degli altri) si trasformano: risalgono i Rami Sinistri, il Perugia, il Terni e ripassano i laghetti con grande scioltezza.
Ci cambiamo in fondo al Pozzo d’Ingresso, pronti a ricevere altri sballottamenti dal tagliente e teso vento freddo del Monte Cucco per tornare alle macchine; a valle ci attende un meritato bicchiere di birra.
La morale di questa sgrottata??? È che ogni volta che vai in grotta impari sempre qualche cosa di nuovo e cresci. E quello che ti da la marcia in più non è solo la tecnica o la condizione fisica, ma è la testa! Alla prossima…
Mauro Mattei
Grande Mauro in realtà Lunedi ero tutto rotto anche io
ci vediamo sabato alla festa………
Ti è andata bene che non c’ero io, altrimenti ti facevo scendere anche il PX!!!
La prossima volta ci arriviamo….in caso prendo
il Lunedi di ferie..