21 febbraio 2015

Abisso Puro o del Boschetto, Monte Cucco, PG

Sabato 21 febbraio 2015, per vari motivi e stati d’animo, una data che rimarrà impressa per sempre nella mia vita.

Mattina fredda, ritrovo alle 9.30 a Scheggia, ci sono Mirko e Marco, che già ora ringrazio di cuore, solita pizza rossa ed Estathé al Bar le Bighe e poi si parte, direzione Monte Cucco, come meta l’Abisso Puro o Abisso del Boschetto.

L’Abisso Puro, chiamato così perché i primi a scoprirlo furono Puletti-Rossi, sprofonda quasi dalla cima del Monte Cucco e raccoglie le acque superficiali in un torrentello sotterraneo che poi sembra sfoci nella Grande Grotta.

Arriviamo a Pian di Monte, Graziano è lì che ci aspetta, in giacca rosa versione “Palermo Boys”, ci sono anche altri ragazzi, dopo i saluti prendiamo gli zaini ed iniziamo a salire.

C’è neve, ghiacciata, il paesaggio è magnifico.

Ho percorso varie volte quella sterrata, ma oggi c’è qualcosa di diverso, il vento ha modellato e cristallizzato la neve sui rami, sulle pietre, sui cespugli ed il paesaggio assume colori, riflessi, meravigliosi, ogni tanto ci fermiamo per osservare il tutto dall’alto, bellissimo, un arcobaleno di emozioni.

Arrivati all’inizio del boschetto, ci fermiamo e indossiamo tuta e imbraco, non c’e’ vento, si sta bene.

Risaliamo il boschetto, passiamo vicino l’Inghiottitoio Fossile, che è un’altra cavità della zona, e dopo pochi metri troviamo l’ingresso dell’Abisso.

Insieme decidiamo che all’inizio sarò io ad armare, la mia prima volta, sono molto emozionato, curioso.

Con il prezioso aiuto di Mirko, per tutta la discesa, partiamo.

Doppio armo su due piante, nodo bolina con chiusura yosemite su una, cordino, moschettone e nodo a otto sull’altra, inizio a scendere.

Il primo pozzo in totale è di circa 50 metri, è bagnato e c’è un po’ di fango, la corda lavora bene e così deve scendere, osservo bene le pareti, ogni tanto ci sono degli spit, faccio la chiave e mi fermo, avvito la placchetta, moschettone, nodo a otto e continuo.

Ad un certo punto, il pozzo quasi si chiude, un meandro abbastanza stretto, lo supero, il pensiero va alla risalita, sarà più difficile e faticoso!

Inizia il secondo pozzo, questa volta è Graziano ad andare avanti con Mirko, nel frattempo io ripasso qualche nodo con Marco: Nodo del Soccorso, Bolina Doppio, giunzione di due corde ed altri accorgimenti.

Siamo in fondo, inizia un meandro strettissimo, dove solo Mirko si infila, è freddo, risaliamo subito.

Io sono l’ultimo, e quindi dovrò disarmare, stesso stato d’animo della discesa e tanta voglia di fare bene.

Certo che sciogliere il nodo ad otto quando si serra qualche volta è difficile… e mai stringere troppo la ghiera del moschettone!!

Tutti fuori, commenti e sorrisi, si torna alla macchina, anche sciando…

L’Abisso Puro, semplice, bello, i suoi profumi, la neve e i suoi colori, rimarrà la grotta del mio primo armo, sono molto emozionato e felice.

La giornata era iniziata con una piacevole sorpresa, una piccola nuova scoperta, e come tale rimarrà, ma chissà dove ci porteranno le preziose intuizioni di Mirko e Marco…

Vado in grotta da circa un anno, nella gioia e nella fatica nel mio cuore è sempre presente chi amo, ho scoperto un mondo sotterraneo totalmente nuovo a me, inaspettato, ma soprattutto vero, unico, come il gruppo Buio Verticale.

Grazie a tutti e alla prossima!

Deny

Guarda tutte le foto su: https://www.flickr.com/photos/buioverticale/sets/72157650925087506/