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Pasquetta Verticalizzata : Buio Verticale Gruppo Speleologico C.A.I. Gubbio
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P102059928 marzo 2016

Forra del Presale (Monte Nerone (PU)

Su questo mio primo articolo che scrivo per il gruppo, vi racconterò la mia prima volta .. in forra.

Come tutte le “prime volte” non si sa a cosa si va incontro, si parte con tante incognite e tante domande: la forra = x-y/z+??? l’unica certezza è il posto, la forra del Presale sul Monte Nerone a pochi chilometri da Acqualagna.

Quindi sveliamo mio primo dubbio, ma come ci veste? Ci mettiamo la muta da 5mm, calzari da sub, guanti da sub, tutto procurato dal grande Valerio.
poi come guscio la tuta speleo, l’imbraco senza l’attrezzatura di ascesa perché, nozione acquisita, in forra si scende…. dato che l’acqua in su non ci va… semplice.

Come dei pinguini impacciati dai vari strati che ci avvolgono, risaliamo per circa 140m di dislivello un lato del monte Nerone, fino ad arrivare al primo punto di discesa.

Belli caldi dalla salita, compresa sauna da muta, ad uno ad uno discendiamo il primo salto di 30m che ci porta accanto al letto del fiume.

Appena tocco terra, mi rendo conto del fantastico scorcio dietro di me. una vecchia diga sfondata con il fiume che li scorre in mezzo…

Mentre rimango a bocca aperta guardandomi intorno, il gruppo si compatta. Facciamo l’appello cosi per farvi conoscere i compagni di avventura: Mirko, la Franci, Valerio, Paffi, Graziano la Marta ed io.

Mettiamo il primo piede nella acqua gelida e poi via… seguiamo il letto del fiume passando tra i massi fino ad arrivare alla prima discesa in acqua.

Ecco qua, siamo alla mia prima discesa con l’8. L’8? è un discensore che il suo disegno assomiglia ad un 8 appunto, la parte bassa
va collegata con un moschettone che poi va agganciato alla maglia rapida, mentre dall’altra parte va inserita la corda.

Imparato il concetto, scendiamo i primi salti, alternando corda e anche qualche salto a pie pari sulle pozze libere e profonde.

Si susseguono salti uno più bello dell’altro, tra battute, risate e adrenalina, il freddo è passato di secondo piano, ma ad un certo punto ci imbattiamo in una cascata di 18 metri…

Quando arriva il mio turno per scendere è bellissimo, intenso, impressionante vedere quello spettacolo della natura… mi fermo dopo i primi 5 metri di discesa a vedere quella potenza che discende verso il basso, produce una rumore assordante al contatto del suolo, è emozionante.

Dopo quel fantastico salto, con altre 3 discese arriviamo al sentiero di uscita, poi alla macchina per cambiarci alla svelta.

Tutta quella fatica e quel freddo chiaramente hanno prodotto una fame con fattore esponenziale, cioè quella che parti nel volere una pizzetta o una piadina e ti trovi con i piedi sotto un tavolo, con 2 primi e una grigliata davanti e ti saresti mangiato anche il parrucchino del proprietario del ristorante, alle 5 del pomeriggio.

Dopo questa giornata e l’esperienza bellissima riesco a capire e a sintetizzare la mia prima forra: è una somma di fattori
Forra= bellezza della natura + fiume + freddo + discesa + 8 + amici + divertimento + risate + fame (elevato al quadrato).

Perdonatemi per il breve riassunto e per la scarsa qualità, ma si sa… la prima volta è la prima volta… e come tutte le prime volte non si scorda mai… e rimani in attesa della prossima Forra!

Mattia M.

Guarda tutte le foto su: https://www.flickr.com/photos/buioverticale/albums/72157677266121465

Categories: racconti

2 Responses so far.

  1. Mauro Mattei ha detto:

    Bella ragazzi…Grande Mattia…Bellissimo articolo…Avanti così alla grande

  2. Giulio ha detto:

    La prossima l’8 maggio a Parrano, pochi e piccoli salti ma tanta, tanta acqua

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