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Questo nostro monte : Buio Verticale Gruppo Speleologico C.A.I. Gubbio
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P101010319 settembre 2015

Monte Cucco, Umbria

L’appennino umbro-marchigiano in questa mattina di metà settembre sembra un dipinto: osservo dal basso il Monte Cucco in tutta la sua magnificenza, un monte che ho sempre considerato “di famiglia”: ogni volta che torno in terra umbra ritrovo le mie origini, la vecchia casa dei nonni protetta dall’alto proprio da lui che, come un vecchio antenato accompagna la mia famiglia da generazioni.

Il sabato mattina siamo in tre: il fratellone, l’effervescente Elisa ed io, “la piccolina” (si fa per dire). La nostra prima destinazione è la palestra del Corno del Catria. La mattina inizia con l’immancabile colazione da Walter, e prosegue quindi con una personalissima lezione d’armo in “famiglia”, perché dopo un pochino ci raggiunge anche Mirko P (il cugino. Si, siamo una grande famiglia) che ci da manforte in questa mattinata didattica.

Ci divertiamo, come al solito. Stare appesi a una corda ci fa sentire a nostro agio. Sfrutto i tre per ricevere il maggior numero di nozioni possibili e devo dire che mi va bene, visto quanto son pignoli!IMG-20150926-WA0006

Passa anche Mirko B, così tanto per fare un salutino e dire la sua. E nonostante questa volta il cognome sia diverso, l’aria di famiglia c’è tutta. È la famiglia della montagna che crea fratellanza ed allegria. Armiamo, disarmiamo, chiacchieriamo. Tutto a posto, pronti per un veloce ma gustoso pranzo sempre da Walter.

Next stop, Buca del sasso. Si tratta di una piccola ma promettente grotta scoperta dai ragazzi di Buio Verticale qualche anno fa. Ci hanno lavorato molto e purtroppo c’è ancora da fare. Siamo qui per rilevare la parte per ora scoperta.

La grotta ha un bell’ingresso. Tira aria, e l’odore caratteristico della roccia mi da tutta l’energia per infilarmi nel meandrino iniziale. Marco ed Eli rimangono fuori per giocare con il DistoX (strumento per fare il rilievo della grotta). Si divertono così tanto a fare i precisi con i numeretti che li abbandono e mi dirigo da sola verso la prima sala.

Sento dei rumori: ci saranno pipistrelli? Chiedo, ma mi dicono che non ce ne dovrebbero essere. Sarà il solito mostro delle grotte affamato di speleo-fanciulle, allora decido di fermarmi. Per fortuna anche Eli capisce che Marco e i numeretti vano lasciati soli. Mi raggiunge e con lei decidiamo di affrontare lo speleo mostro. La grotta continua con un altro meandrino, a tratti più stretto. Riusciamo addirittura a metterci in piedi a un certo punto!

Salette e meandrini, ma soprattutto molta aria! Eli si ferma e io continuo sola per un piccolo tratto finché non arrivo alla strettoia finale. E ad aspettarmi chi trovo? No, non c’era nessun mostro affamato di speleo fanciulle, bensì un simpatico pipistrello che a tutta velocità esce dalla strettoia e sorvola le nostre teste!P1010106

Nel frattempo Marco ha portato a termine il suo lavoro. Siamo tutti molto soddisfatti: Marco ha smanettato con tablet e altre cose precise, Elisa ha trovato dei pipistrelli in questa grotta da lei molto amata ed io ho scoperto che nessun mostro delle grotte aveva intenzione di mangiarmi.

Felici e contenti ci dirigiamo verso la macchina, accompagnati lungo il sentiero da un tramonto meraviglioso. Ci fermiamo per qualche foto prima di scendere da questo nostro monte!

Matilde

Categories: racconti

One Response so far.

  1. Mauro Mattei ha detto:

    Grande Maty

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