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Buca Futura: quando la grotta ti va stretta! : Buio Verticale Gruppo Speleologico C.A.I. Gubbio
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Grotta Futura, Parco Regionale del Monte Cucco (PG)

Sabato 4 Gennaio 2014 è un altro giorno di avventure per gli indomiti speleologi di Buio Verticale. Oggi il pugno di eroi decide una sortita a Buca Futura, spauracchio dei claustrofobici, terrore dei comuni mortali.

Ma chi sono costoro e cosa li spinge a questa folle impresa?

Alla prima domanda è facile rispondere: dal versante umbro abbiamo Marco P (ipertecnico e ipermunito di attrezzature speleo) e Tommaso il paparazzo, che con i suoi tre chili di fotocamera si appresta ad immortalare questa uscita. Dalle Marche con furore ci siamo Mauro ed io; poche ore di sonno, molti chilometri macinati, un’irresistibile voglia di grotta.

Il perché, compreso il mio, rimane tutt’ora un mistero! 🙂

Parcheggio a Pian di Monte, rito di vestizione, materiali in spalla.

Al grido di “Chi Ce L’ha Fatto Fare!” si arranca su per il ventoso Cucco, alla ricerca della famigerata buca. Eccoci qua dopo una buona mezzora di cammino, a rassettarci, sparare cazzate e ammirare le stupende ammoniti che, sparpagliate qua e là, fanno la guardia all’ingresso della grotta.

Si entra… e adesso, ripensandoci, mi viene in mente Capossela che canta: “Struscia coscia contro coscia/striscia che pari una biscia”… Si procede così all’andata, ventre a terra , come panorama i piedi o lo zaino di chi ci precede, in attesa di sostare nelle poche salette ampie appena da contenerci tutti e quattro.

Sono ore inedite per me, che affronto la mia prima grotta cunicolare… non solo il fisico, ma soprattutto la testa viene messa alla prova da Buca Futura, dove i classici orizzonti a cui sono abituata si riducono drasticamente e drammaticamente… Ognuno di noi ha la sua piccola crisi..

Tommaso si riprende con una sosta rasserenante, Marco la risolve a colpi di trapano, Mauro si libera a suon di tecnicismi e io pure passo qualche puro attimo di panico… ma siamo in ballo e… balliamo! e così rimaniamo uniti a fronteggiare situazioni tragicomiche: un torace che si incastra, una borraccia che fugge, una sala che non si fa trovare…

Nel frattempo a farci compagnia ci sono i nostri amici pipistrelli, cocciutamente appisolati nonostante il faro da stadio sparatogli addosso da Tommi. Ci sono inoltre bei gessi, terriccio morbido dove sdraiarsi e bla bla bla.

Prima di riprendere la via del ritorno, sostiamo alla sala dell’acqua ghiacciata, dove c’è in suggestivo laghetto e una cascata in miniatura.

E finalmente giungiamo all’uscita, dove ad attendere i nostri sopravvissuti c’è l’infernale vento del Cucco, più scatenato che mai, pronto a scoperchiare la montagna e a farci volare via, nonostante i sacchi zavorrati.

Tornati al parcheggio, Marco si getta all’inseguimento della tuta di Tommi che tenta la fuga su per il monte! Per il resto siamo sani e salvi, pronti a sbicchierare festeggiando la prima uscita di quest’anno. E va beh! Anche questa ce la siamo portata a casa… alla prossima!

Lara

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Categories: grotte, racconti, slide

4 Responses so far.

  1. Mauro Mattei ha detto:

    fantastico….buca futura è sempre buca futura….e il cucco sempre il cucco con il suo bel tempo….bella Lara…sei stata un mito venerdì nella futura…

  2. L.claudio ha detto:

    Bravi ragazzi ….
    in grotta con ogni condizione meteo

  3. Mirko Berardi ha detto:

    Grandi!!! 😀
    Mi dispiace non esser stato dei vostri ma il mio ginocchio ancora non lo permette!
    In quei cunicoli ho passato molti mesi a scavare, rilevare, esplorare.. ci sono sicuramente brandelli della mia tuta (e non solo) strappati dalla roccia; c’è sicuramente il sudore e la fatica di chi insieme a me l’ha vista crescere giorno dopo giorno.
    Ci sono spigoli, sassi e gobbe che mi ricordano lividi, costole incrinate, capocciate e certamente se ascoltate bene dovrebbero ancora riecheggiare delle imprecazioni impronunciabili…
    Ma tutto sommato ci sono affezionato, mi ci sento quasi a casa… non vedo l’ora di tornare a incastrarmi in quei maledetti cunicoli cercando nuove vie dentro la pancia del Monte Cucco… 😀

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